Lucia Longo, Visual & Mail Poetry
“La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto” (F. Pessoa).
La poesia diventa visiva e mail-art. Trovo la mia chiave espressiva ideale nella contaminazione dei linguaggi e nella scelta di strade inconsuete colomba l’arte si può incontrare. Non a caso scrivo poesie dipingendole e recitandole per strada o versandole su cartoline artistiche che invia per il mondo.
Ho pubblicato i seguenti saggi: Gli agiotoponimi nel territorio feudale della Certosa attraverso la Platea in San Bruno e la Certosa di Calabria, Rubbettino 1995; La Platea del Monastero dei SS. Stefano e Brunone Edizioni Orizzonti Meridionali 1996.
Ho partecipato a numerose mostre, sono un’artista di arte postale e molte mie poesie sono in antologie letterarie di poeti contemporanei. Collaboro con artisti occupandomi di arte visiva, poesia, musica e teatro. La svolta in direzione della visual art è nata dal bisogno di comunicare e coniugare le mie molteplici esperienze.
Ho cercato, nella contaminazione fra musica, poesia e pittura, strade non consuete affinché più occhi possibili potessero giungere ai miei versi. Se nella poesia ci si può riconoscere e sentire palpitare la propria esistenza, negli occhi che leggono e che guardano si rispecchia la comunione con gli altri che conferma il nostro essere al mondo e nel mondo.
Una raccolta delle mie poesie è stata pubblicata nel libro Rendez Vous oltre la riga, edito da Falco Editore, Cosenza maggio 2015. Ho pubblicato per DodoDada JamSession Cinquanta sfumature di grigio in collaborazione con altri artisti, giugno 2015 e Contaminarsi, una raccolta di poesie e dipinti insieme all’artista Antonio Conte (Eretica Edizioni, marzo 2017).
Pinocchio Innamorato è la mia seconda silloge contenuta in un libro a cura di Fiorenzo Mascagna per Studi di Forma Libri, Viterbo Luglio 2015, mentre Anima e Carne è la mia ultima antologia di poesie pubblicata da Il Filorosso editore, maggio 2017.
Contaminarsi – Installazione di poesia visiva, olio, acrilici e versi, Antonio Conte e Lucia Longo
Contaminarsi è una raccolta di poesie e di dipinti che nasce dall’interazione artistica fra un poeta e un pittore dove la poesia e l’immagine non sono una banale addizione di opere d’arte ma un generoso e reciproco abbandono.
Il filo conduttore è l’emozione, il desiderio di comunicare attraverso un linguaggio plurimo fatto di immagini e di versi per raccontare quel bisogno intimo di dare forma ed espressione al fuoco dell’arte. Quando la bocca perde le parole, i tratti del pennello giungono in aiuto per dire quello che manca e viceversa.
In entrambe.. nel gioco della poesia e dell’immagine … il desiderio di esse stesse esplode e non si può reprimere, né riconoscere, ma solo godere. E il godimento non si dice ma esso stesso parla e dice in una magia dove i colori scrivono e i versi dipingono. In un ossimoro la contaminazione è purezza.
Anima e carne – Installazione di poesia visiva, olio china e versi su carta
…la felicità!
Una ferita inguaribile.
In Anima e carne le mie poesie intonano un canto di congiunzione. Il posto in cui troviamo il centro che mette in accordo le diverse voci del nostro essere, il luogo dove si incontrano i sentimenti, la ragione e la pelle ..là abita la felicità, là il miracolo.
I linguaggi della ragione e del sentimento hanno moduli spesso distanti fra loro. Se la ragione parla e il cuore sussurra, la pelle grida. Il benessere sta nel trovare quella melodia che sappia coniugare le voci in un unico accordo.
La silloge si divide in cinque sezioni. A ciascuna si accompagna un colore che, metaforicamente, rappresenta una condizione emotiva dell’esistenza e della poesia come attraversamento dell’io senza regole prestabilite, quasi fosse un percorso inconsapevole. Sono i colori che veste l’amore in un suo probabile viaggio vitale.
L’opera visiva comprende una installazione di 20 dipinti e sei libri d’artista.
Una tantum
Non prendermi alla lettera.
Ricordati che sono un poeta.
Noi poeti sappiamo
ricamare le parole.
Il fiato diventa un vento
un fuoco il lumicino.
E non curarti del tormento
mangerò dieci anni di versi
lo benedirò per altri a venire.
E anche se non ti arrenderai
alle mie parole d’amore
e te ne andrai prima
ancora di arrivare
prossimo ma mai preciso
io ti amerò
gonfia di stupore
amerò l’immagine che
serbo di te
quale dono inatteso.
Ricorda che sono un poeta.
Non mi è necessario possedere
l’arte il mio solo
e autentico possesso.