Il DIGITAL CULTURAL HERITAGE MUSEUM “ITALIA EXCELSA” é il primo Museo Digitale italiano che nasce per tutelare la Memoria, diffondere l’Identità del Patrimonio Culturale italiano, in chiave innovativa e “visuale”, offrendo di esse al mondo della Rete un’approccio tecnologicamente innovativo e visualmente eccellente.
ITALIAEXCELSA è un Patrimonio della cultura Digitale italiana accessibile a tutti gratuitamente per garantire diritto alla cultura e alla conoscenza del patrimonio italiano. E’ dedicata al mondo digitale di oggi e di domani, perché chi lo frequenta possa conoscere, amare, rispettare e fare proprie le radici culturali identitarie dell’Italia.
Promosso dalla Fondazione Culturale “Paolo di Tarso”, No Profit, riconosciuta dal MiBACT dal 2003 anno della sua istituzione, Il Museo Digitale è stato fondato da Fabio Gallo, che ha fatto confluire in esso il frutto del suo lungo viaggio di antropologo nel Patrimonio Culturale Italiano.
La Fotografia digitale, silenziosa, curata, colta e tecnicamente evoluta, è lo strumento di ITALIAEXCELSA.
Una scelta, quella di valorizzare la forza insita nella Fotografia, condivisa dal MiBACT che, il 6 Aprile 2017 in occasione degli Stati Generali della Fotografia, ha fatto nascere “la Cabina di regia per la fotografia per tutelare, valorizzare e diffondere la fotografia in Italia come patrimonio storico e linguaggio contemporaneo, strumento di memoria, di espressione e comprensione del reale, utile all’inclusione e all’accrescimento di una sensibilità critica autonoma da parte dei cittadini”.
In venti anni Fabio Gallo con il suo gruppo di lavoro coordinato dall’Umanista Eleonora Cafiero e dallo Storico dell’Arte Viviana Normando alla quale è affidata la direzione del Museo Digitale, ha realizzato centinaia di migliaia di immagini digitali in alta risoluzione finalizzate sia alla valorizzazione che alla tutela dei Beni Culturali da possibili calamità naturali. Utile ricordare che non fosse stato per la digitalizzazione della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami effettuata dalla Fondazione circa un mese prima del crollo avvenuto il 30 agosto 2018, non sarebbe stata possibile la sua ricostruzione. Oggi, una selezione dei contenuti digitali disponibili, confluiscono nel Museo Digitale che non vuole essere sostituzione della presenza dell’osservatore presso i Musei italiani, ma, al contrario, un invito a godere sia degli stessi Musei da vivo, che del paesaggio, delle aree archeologiche, dei contesti naturali e ambientali, dei cammini, dei Borghi italiani e molto più. “Noi – ha dichiarato Fabio Gallo nel presentare il Museo Digitale Italiano – abbiamo avuto l’ardire di fare“.